sabato 11 dicembre 2010

Ibra: "Perché all'Inter parlano sempre di me?"


Lo svedese apre una polemica a distanza: "Si vede che per Moratti e Materazzi sono ancora importante. Loro però non lo sono per me". Per gli infortuni di Thiago Silva e Flamini di nuovo sotto accusa il Meazza. E il club rossonero visita i campi artificiali di Novara.


Ibra: "Perché all'Inter parlano sempre di me?"MILANO - Il Milan cambia le sue abitudini in vista della partita all'ora di pranzo in programma domenica al Dall'Ara di Bologna. I rossoneri così saranno l'ultima delle grandi del nord a misurarsi con l'orario delle 12.30: l'Inter lo ha già fatto a Cagliari e in casa col Parma, mentre la Juventus a Marassi col Genoa. Lo staff di Massimiliano Allegri ha deciso di modificare per due giorni gli orari della vita a Milanello proprio per abituarsi alla novità. I calciatori sono arrivati al centro sportivo di Carnago intorno alle 9, hanno pranzato alle 9.30 e sono scesi in campo per l'allenamento alle 12.30, proprio come accadrà domenica nel capoluogo emiliano. Domani si replica con seduta di rifinitura a partire dalle 12.15 (un quarto d'ora prima visto che il giorno dopo al Dall'Ara ci sarà anche il riscaldamento pre-partita qualche minuto prima del fischio d'inizio dell'arbitro Rocchi). E anche Allegri anticiperà la consueta conferenza stampa della vigilia a metà mattina.

Ma l'ex allenatore del Cagliari ha altri problemi, al di là dell'insolito orario della prossima giornata di campionato. I due infortuni di Thiago Silva e Flamini, entrambi fermati da problemi al ginocchio, lo obbligano a rivedere i suoi piani. Il difensore brasiliano, che sarà visitato a Rio de Janeiro dal medico della Seleçao Josè Luiz Runco, è una garanzia in coppia con Nesta. Quando manca uno dei due, il Milan scricchiola. Mentre il centrocampista francese era stato importantissimo nelle ultime settimane 

da quando il tecnico ha varato la formula vincente dei tre mediani.

Allegri però può consolarsi per almeno due motivi. In mezzo è già rientrato Pirlo che può tenere alto il morale del centrocampo. E mancano appena due giornate alla sosta natalizia: dopo il Bologna ci sarà la Roma a San Siro. Quindi il probabile mese di assenza dei due infortunati si farà sentire meno in termini di partite saltate. I due stop comunque riportano a galla il problema del terreno di San Siro, peraltro apparso in migliori condizioni dopo la recente rizollatura. Però i calciatori continuano a farsi male con grande frequenza sul prato del Meazza.

A questo proposito è interessante  notare che nei giorni scorsi Mauro Tassotti, vice allenatore del Milan, ha effettuato un sopralluogo presso i campi sintetici del Novara, capolista in Serie B, sia quelli di allenamento che il prato del Silvio Piola teatro delle partite casalinghe dei piemontesi (primo fondo non naturale nelle due massime categorie del nostro calcio). Bisogna considerare che a Milanello esiste un campo in erba artificiale e quindi la visita può essere messa in relazione a un approfondimento su possibili manti alternativi per gli allenamenti. Ma, di fronte al perdurare del problema legato al prato di San Siro (più volte in questa stagione i calciatori di Inter e Milan si sono lamentati), ogni ipotesi è possibile. Senza dimenticare che alcuni studi Uefa hanno calcolato che su campi sintetici di nuova generazione gli infortuni diminuiscono del 30 per cento rispetto a terreni in erba naturale spesso impresentabili.

Intanto Ibrahimovic apre una polemica a distanza con l'Inter: "Materazzi parla un po' troppo di me, così come Moratti. Si vede che io sono ancora molto importante per loro - ha detto lo svedese in un'intervista a 'Studio Sport XXL' - . Io invece non parlo mai di loro, si vede che non sono importanti per me". Ibra si dimostra sicuro della forza dei rossoneri: "Non temo né Inter, né Juventus, né Roma né nessuno. Dobbiamo solo continuare così e il Milan vincerà tutto. Ho capito dal primo giorno che sono arrivato qui, dall'atmosfera che c'è intorno a me, che il Milan è la mia squadra dove finire la carriera e dove poter vincere tanto. Non è vero che la squadra è Ibra-dipendente, ognuno di noi dipende dagli altri compagni".

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