Facebook chiude 'Il popolo viola'. Poi ci ripensa
"Questa mattina Facebook ha chiuso arbitrariamente la pagina del Popolo Viola ritirando gli account ai suoi amministratori e impedendo di postare qualsiasi cosa nella pagina, che aveva piu' di 350.000 fan".
E' la denuncia che si legge sul sito web del 'popolo viola' in cui si sottolinea che "questo capita proprio quando il Popolo Viola stava organizzando le mobilitazioni di domani, 14 dicembre, in occasione del voto di fiducia a Berlusconi".
Poi, l'aggiornamento dell'ultimo minuto, a caratteri cubitali: "FACEBOOK HA RIATTIVATO LA PAGINA E RIABILITATO GLI ACCOUNT, ASPETTIAMO DI CONOSCERE MOTIVAZIONI DI QUESTO ATTO E LE COMUNICHEREMO".
Questa la nota degli amministratori del sito: "Senza alcuna motivazione, Facebook ha oggi chiuso la pagina nazionale del popolo viola e bannato gli account degli amministratori. Tutto questo alla vigilia del voto di fiducia a Berlusconi e mentre, negli ultimi giorni, la nostra campagna di informazione era tutta rivolta al mercato dei voti in atto alla Camera e alle manifestazioni di domani contro il governo. E’ un atto di censura gravissimo che qualifica Facebook come strumento dei regimi. Chiediamo la riapertura immediata degli account e di una pagina che era ormai il punto di riferimento di centinaia di migliaia di cittadini e il centro propulsore di tante mobilitazioni a difesa della Costituzione e contro il regime, chiediamo alle forze politiche e democratiche del Paese di intervenire per ripristinare la legalità costituzionale. Ci opporremo in ogni sede, politica e giudiziaria, contro questo atto illiberale".
Eccesso di segnalazioni
Potrebbe essere un attacco mirato alla pagina del Popolo viola su Facebook, organizzato da tante segnalazioni di contenuto inadeguato al server, che fa scattare automaticamente la sospensione. Infatti, sulla pagina ripristinata si legge:
"Ci informano che la pagina è stata chiuso dal centro Facebook di Dublino a causa dell'elevato numero di segnalazioni. Ringraziamo Alessandro Gilioli, giornalista de "L'Espresso" per l'interessamento presso Facebook che ha contribuito assieme al tam tam in Rete alla riapertura della pagina..."
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