lunedì 10 gennaio 2011

Fiat cresce in Chrysler, Fiom in pressing sul Pd: dica da che parte sta

Fiom verso lo sciopero del 28 gennaio
Fiat annuncerà oggi l'intenzione di aumentare la propria quota di controllo al al 25% di Chrysler, anticipa Bloomberg citando una fonte vicina al dossier. Poco dopo l'ufficializzazioen di Sergio Marchionne. Bersani incontra Landini (Fiom), che alza il pressing sul segretario Pd: "Ci auguriamo che prenda una posizione". fioroni: "Il Pd non può essere il partito della Fiom".

La Fiat al 25% della ChryslerLa notizia è stata data dall'Amministratore delegato in un incontro con i giornalisti italiani a Detroit. Marchionne ha spiegato che è stata adempiuta la prima
condizione per l'aumento della quota, quella relativa alla certificazione del primo motore con tecnologia Fiat per l'uso in America. "La possibilita' di salire entro quest'anno al 51% c'è", ha aggiunto Marchionne.
Le speranze della CamussoQuello di Mirafiori è "un accordo sbagliato. E' bene che i lavoratori si esprimano con un no al referendum", ripete il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ai microfoni del Tg3. "Bisogna difendere il diritto dei lavoratori di essere liberi di poter scioperare e di votare i propri rappresentanti sindacali". Per queste "ragioni saremo con loro - ha aggiunto riferendosi alla Fiom - allo sciopero generale del 28 gennaio".
.. e quelle di LandiniLa vertenza sullo stabilimento Fiat di Mirafiori "è ancora aperta" e la partita "può essere vinta e risolta positivamente", dice intanto il segretario generale della Fiom Cgil Maurizio Landini ribadendo che la Fiom non firmerà comunque l'accordo
indipendentemente dal risultato del referendum del 13-14 gennaio.
"Ci auguriamo che Bersani ci ascolti, che decida cosa fare e prenda una posizione", aggiunge poi lo stesso Landini prima di incontrare il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, nella sede delle tute blu della Cgil a Corso Trieste. Dopo il segretario della Fiom, nel pomeriggio Bersani vedrà anche i rappresentanti di Fim e Uilm, Giuseppe Farina e Rocco Palombella
Fiom alza la posta in gioco
Lo sciopero generale indetto dalla Fiom per il prossimo 28 gennaio "è un messaggio chiaro: se altre aziende pensano di fare come la Fiat, devono sapere che si
aprirà un conflitto senza precedenti", ha aggiunto Landini. Per il sindacalista lo sciopero è "importante" e i lavoratori devono aderire alla manifestazione "se non vogliono rischiare di finire come i lavoratori del Lingotto".
Renzi: positivo che Fiat investa
"Ho visto con piacere che tutto il Pd pensa che gli investimenti che la Fiat vuole fare siano una grande occasione - dice il sindaco di Firenze, Matteo Renzi - Forse è la prima volta dopo tanti anni che la Fiat invece di chiedere i soldi degli italiani per la cassa integrazione, li mette per un progetto industriale. E' una gigantesca occasione per l'Italia in un momento in cui chiudono tante aziende".  "Se riusciamo a rilanciare e fare di Mirafiori un polo di sviluppo - ha aggiunto - credo che sia una cosa positiva. La discussione ora riguarda di pi· Fiom e Cgil che non Pd e sindacati".
Sora CamillaMa nel Pd non mancano posizioni più apertamente critiche con il segratario della Fiom Landini che, dice Beppe Fioroni, è "come la Sora Camilla tutti la vogliono ma nessuno la piglia". Conversando alla Camera con i giornalisti, il dirigente popolare dei democratici rinvia al mittente le richieste che arrivano dal leader dei metalmeccanici. "Io posso capire che Casini, o i leader di un'altra forza politica, ci chiedano di
decidere cosa fare. Ma che lo dicano la Cgil e la Fiom, è una cosa che davvero mi sfugge. Landini pensi a fare bene il sindacato, pensi a vincere il referendum tra i lavoratori e lasci stare le richieste ultimative".
Per Fioroni, in ogni caso, è chiaro che il Pd "non può essere il partito della Fiom".
Marchionne: le scritte riflettono mancanza di civiltàLe scritte contro l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne "sono di sicuro fuori posto e riflettono una mancanza di civiltà che credo non sia opportuna per l'Italia". Così il manager del Lingotto ha commentato le nuove scritte contro di lui, dopo la stella a cinque punte di ieri. "Siamo fiduciosi - ha aggiunto - che l'aspetto razionale prevalga. Lasciamo fuori l'ideologia politica e facciamo qualcosa di buono per l'azienda e per i lavoratori come vogliamo fare a Mirafiori".
John Elkann: ci teniamo stretto tuttoNessuna intenzione di vendere pezzi del Gruppo Fiat, "ci teniamo stretto tutto". Lo ha detto il presidente del Lingotto, John Elkann, che ha incontrato con Sergio Marchionne i giornalisti italiani al salone dell'auto di Detroit. "Anche se ci offrono un sacco di soldi", ha aggiunto Elkann.

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