Assange in isolamento, ma con il pc Gli hacker attaccano procura olandese
"Per la sua sicurezza", spiega l'avvocato Jennifer Robinson, da giovedi scorso il fondatore di Wikileaks è in una cella del carcere di Wandsworth, sud-ovest di Londra, dove ha accesso limitato a internet. "Anonymous" manda in tilt il sito della Procura dell'Aja, che ha arrestato un pirata sedicenne
LONDRA - Consegnatosi alla giustizia inglese martedi scorso 1, Julian Assange si trova ora in isolamento nel carcere di Wandsworth, nel sud-ovest di Londra. Nella sua cella il 39enne fondatore di Wikileaks attende la decisione dei giudici inglesi sulla richiesta di estradizione in Svezia, dove è accusato di violenza sessuale 2 e molestie contro due donne. Assange, cui è stata rifiutata la libertà provvisoria su cauzione, dovrebbe ricomparire in aula martedì prossimo.Lo ha reso noto una dei suoi avvocati, Jennifer Robinson, secondo cui il trasferimento da Londra a Wandsworth risale a giovedì, due giorni dopo l'arresto. Assange è stato posto in isolamento "per la sua stessa sicurezza", spiega il legale, lamentando come al suo assistito venga negata qualsiasi "distrazione". "Gli è difficile telefonare all'esterno e, soprattutto, è solo" sottolinea la Robinson.
I difensori hanno chiesto che ad Assange sia consentito avere un computer portatile a disposizione. Richiesta inizialmente respinta, poi accolta, con il corollario di un accesso a internet limitato. E alla notizia "gli è tornato il buon umore", riporta il Guardian citando un altro avvocato del collegio difensivo di Assange, Mark Stephens. "Lui incontra difficoltà nello scrivere a mano - racconta Jennifer Robinson, senza spiegare da cosa dipenda tale problematica - e quindi per noi riceverne la collaborazione nella preparazione del ricorso è molto più facile se Julian dispone di un computer".
Alla rete americana Abc, Jennifer Robinson dichiara che lo staff difensivo di Assange è pronto anche ad affrontare una "imminente" incriminazione negli Stati Uniti per spionaggio 3, ritenendola fin d'ora "incostituzionale". "La nostra posizione - spiega il legale - è che tale accusa non rientri nel caso di Assange" che, in quanto direttore ed editore di Wikileaks, è a suo avviso protetto da un pilastro come il celebre Primo Emendamento della Costituzione americana, che garantisce libertà di espressione e di stampa. Nel caso di Assange "dal mio punto di vista - aggiunge la Robinson - ogni incriminazione basata sull'Espionage Act dovrebbe essere considerata incostituzionale". Se mai dovesse passare la tesi dello spionaggio, ammonisce l'avvocato, "allora sarebbero a rischio tutti gli organismi d'informazione degli Stati Uniti".
Ancora la Robinson descrive Assange "di ottimo umore", ma "frustrato per non aver avuto la possibilità di ribattere alle accuse secondo cui ci sarebbe WikiLeaks dietro gli attacchi informatici di questi giorni contro le società come Visa o MasterCard e PayPal, che hanno troncato ogni rapporto con il sito di divulgazione di documenti riservati. "Julian mi ha assicurato di non essere assolutamente coinvolto - aggiunge il legale -, che si tratta di un deliberato tentativo di indurre a confondere WikiLeaks, che è un'organizzazione editoriale, con i gruppi di pirateria informatica, che non lo sono".
La distinzione, in realtà, non è così netta, proprio a causa del profilo di Assange. L'australiano ha un passato da hacker che ha di certo stimolato l'empatia dei pirati informatici, autori delle tante azioni di guerriglia sul web contro i siti di quanti hanno favorito l'accerchiamento e l'isolamento di Assange dopo la diffusione da parte di Wikileaks delle centinaia di migliaia di dispacci della diplomazia Usa 4 nel mondo.
L'ultimo obiettivo dei pirati del web è il sito della Procura dell'Aja, che mercoledi notte ha arrestato un giovanissimo hacker, appena 16enne, accusato di aver partecipato agli attacchi informatici contro le società di carte di credito. Il sito della Procura olandese è andato in tilt per alcune ore a causa di una nuova incursione del gruppo "Anonymous", dietro cui si cela l'azione coordinata degli hacker simpatizzanti di Wikileaks. Qualche problema è stato registrato anche sul sito della polizia olandese. Seconda la procura dell'Aja, sono in arrivo nuovi arresti.
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